

Tintilia del Molise
La Tintilia del Molise prima di essere un vino è un vitigno del Molise; il quale permette di avere un vino veramente eccellente che è riuscito ad ottenere la dicitura DOC sulla propria etichetta. Questo vigneto non è giovane, infatti sono ormai secoli che viene coltivato e permette di ottenere un vino veramente ottimo. Sembra infatti che le prime tracce della coltivazione di queste uve risalgono al 1700 quando è stato importante dalla Spagna. Sì, hai capito bene, importato, perchè questa pianta che ad oggi è valsa la rivincita al Molise e ne segna uno dei prodotti di eccellenza non è nato in Italia; ma sicuramente qui, ha trovato il suo territorio ideale.
Ciò che ha permesso alla Tintilia del Molise di ottenere successo è stata l’introduzione di tecniche moderne; che grazie a una campagna di recupero hanno salvato questo vitigno che stava per essere surclassato da altri vigneti sempre di qualità, ma anche comunque offrivano una tipologia di prodotto completamente differente.
Ad ogni modo, noi oggi siamo qui per un vero e proprio viaggio in quello che è un prodotto veramente unico; e che segna la terra molisana. Quindi seguici pure e siamo sicuri che non te ne pentirai.
Tintilia del Molise: un po’ di storia
La sfera del Doc Molise vede inglobata in sé tutta una serie di etichette; che in realtà prevede anche la presenza di un gruppo di prestigiosi vitigni che provengono da territori che sono limitrofi a questa regione. Questo avviene proprio per la connotazione geografica del Molise; vista anch’essa come una terra di confine, quindi in grado di assorbire le influenze di tutte le terre che la circondano. Anche se ciò non le ha impedito di farsi notale per la qualità dei suoi prodotti.
Ma la Tintilia del Molise, beh quella è tutta un’altra storia; perchè in un ventaglio di proposte che vedono l’influenza di altri territori questa è un’eccellenza autoctona e per questo motivo si è fatto di tutto per conservarla. La Tintilia è un vitigno di origini antiche che si contraddistingue per la sua bacca nera e per una storia veramente particolare.
Il vitigno con il passare del tempo, ha rischiato di scomparire in maniera progressiva e anche definitiva; ma esperti ed amanti del territorio hanno provato e sono riusciti a salvarla. Certo non si può dire che questa uva non rispecchi la storia della viticoltura molisana che sembra avere origine dalle popolazioni antiche, come quelle dei Sanniti; seguiti poi dai Romani che continuarono sulla stessa linea, ampliando le zone dedicate alla coltura della vite.
Tutto questo e molti altri indizi fanno credere che la Tintilia, il cui nome deriverebbe da “tinto”, vino rosso in spagnolo, sarebbe stato importato dai Borboni duranti la dominazione spagnola. Tale processo è stato favorito dalle condizioni climatiche che sono da subito apparse perfette per questo vigneto, tanto che la sua diffusione nel 1800 aveva raggiunto il massimo. Nel dopoguerra un leggero calo, visto il progressivo abbandono di queste vigne per cercare vitigni più produttivi. Fortuna però ha voluto che negli ultimi decenni l’interesse verso il Tintilia si sia risvegliato e questo abbia portato al suo salvataggio.
Scopri il primo vino di Tintilia prodotto in Molise: Embratur – Tintilia del Molise.
Caratteristiche di vino e vitigno
Possiamo dunque affermare che il Tintilia è un vitigno piuttosto rustico, in grado di resistere anche alle temperature rigide dell’inverno, peccato che non brilli per produttività, considerando che si caratterizza proprio per una proliferazione piuttosto modesta.
L’uva del Tintilia del Molise si presenta di colore nero-bluastro e già da semplice acino lascia immaginare gli aromi che distingueranno poi il vino, così come il colore intenso. La coltivazione avviene nelle zone collinari della regione, più precisamente nei territori della provincia di Isernia e Campobasso. Essendo un prodotto DOC, così come avviene per i suoi similari, al Tintilia deve rispettare un certo numero di caratteristiche che la contraddistinguono. Tra esse anche la necessità che l’uva derivi da coltivazioni presenti in una lista di comuni predeterminata, oltre a rispettare delle modalità di coltivazione, raccolta e lavorazione particolari.
Ma adesso parliamo del vino che si ricava da questa uva. Innanzitutto si tratterà di una bevanda con un profilo olfattivo che si caratterizza per delle note speziate e un forte sentore di frutta rossa. La struttura è veramente ottima, tanto che in bocca riesce a sprigionare delle sensazioni veramente complesse e persistenti. Il Tintilia si caratterizza per un sapore acidulo che gli viene conferito dai tannini, ecco il motivo per cui se ne consiglia un periodo di affinamento che non si troppo breve, per donare al prodotto finito morbidezza e bevibili.
Hai mai bevuto la questo vino così tradizionale? Scopri di più.
Il Tintilia del Molise e i suoi vini
Come già detto, il Tintilia è l’unico vitigno autoctono del Molise, non ce ne sono altri, perchè la contaminazione in questa terra è stata veramente tanta. Ad ogni modo, dagli acini di questi vitigni si poccino ottenere 3 differenti tipologie di vino:
- rosso: dal colore scuro intenso, con un’aroma particolarmente gradevole, il sapore secco ed armonioso;
- rosato: che si caratterizza per un colore più chiaro, un sapore fresco e fruttato;
- rosso riserva: con il suo rosso cupo, si caratterizza per l’aroma speziato, il gusto secco e particolarmente forte.
L’uva Tintilia del Molise può essere vinificati sia in purezza, ma anche abbinata ad altre uve che non fanno che donarle ulteriore finezza ed aromaticità. Il vino ottenuto da queste uve si caratterizza per il suo colore rosso rubino intenso, che con l’invecchiamento tendono al granata. Al naso questa bevanda tende ad essere elegante ed aromatica, con forti toni floreali e speziali, ma di questo già ne abbiamo parlato non molte righe fa.
Specifiche DOC
La denominazione DOC Molise è stata ottenuta nel 1998. In genere i vini che si ottengono vengono bevuti invecchiati, anche se si lasciano apprezzare anche da giovani.
In precedenza abbiamo accennato che la denominazione DOC richiede di seguire alcuni caratteri distintivi. Innanzitutto il vino che si ottiene deve avere una percentuale che sia superiore al 70% di uve Tintilia (la percentuale si abbassa a 55% per il Rosso Riserva).
Il vino Tintilia che punta ad avere la denominazione Riserva deve invecchiare almeno 24 mesi e sull’etichetta deve essere sempre presente l’annata della produzione delle uve utilizzate.
Altro elemento da valutare è l’acidità che deve avere un estratto secco netto minimo al 21 per mille.
Perchè questo vino venga poi considerato eccellente è importante che il raccolto non superi le 8 tonnenale per ogni ettaro di vigneto e il tasso alcolometrico naturale deve trovarsi in un range che va dal 11,5 % fino al 13,00% per a versione Riserva.
Gli abbinamenti consigliati con i cibi
Quello che offre successo al Tintilia del Molise è sicuramente la possibilità di abbinarlo a diversi piatti tra cui i primi al ragù e al sugo in generale, pitti come le paste al forno, anche particolarmente condite. Ma se questo non ti fosse sufficiente, sappi che lo puoi unire anche alla carne, come gli arrosti, ai formaggi, alla carne alla griglia e al pesce particolarmente saporito come le zuppe.
La temperatura di servizio è intorno ai 18 gradi centigradi.
N.B. Il vino Tintilia rosso Riserva si sposa alla perfezione con i formaggi stagionati dal sapore deciso.
La Tintilia come la rivincita del Molise
Il nostro piccolo Molise di certo non soffre di complesso di inferiorità rispetto ad altre regioni italiane; che maggiormente si fanno valere nella produzione di quelle che sono le migliori etichette del nostro territorio. Si, infatti in genere si cade nell’errore di credere che il Molise sia una regione minoritaria nel momento in cui si parla di viticoltura; ma in realtà non è assolutamente così. La tendenza però a mescolare le proprie uve con quelle delle zone limitrofe lo fa finire un po’ nell’ombra; salvo poi conoscere la Tintilia un vitigno autoctono che in genere viene lavorato in assolutezza.
Questo è il motivo per cui ci piace parlartene come la rivincita del Molise; che proprio grazie a questa eccellenza ha riscosso numerosi premi.
Insomma il Tintilia del Molise è stato un vitigno che ha rischiato l’estinzione, un vero e proprio sopravvissuto alla produzione massiva che invece permettono altri vitigni. Tutto questo è potuto avvenire solo grazie all’interesse che cantine famose hanno mostrato nei confronti di questo particolare prodotto.
In realtà sembra sia sufficiente anche un solo bicchiere per innamorarsi di quello che è riuscito a raccogliere i consensi di un pubblico sempre più vasto che in Molise non aspettano altro che sorseggiare questa eccellenza, non nazionale, ma bensì regionale. Tutto questo gli permette di essere la rivincita della regione.
Tintilia del Molise: dove acquistare
Ma se non si avesse la possibilità di recarsi in Molise, come è possibile gustare questo prodotto d’élite della regione? In realtà le possibilità che potresti avere sono diverse, potresti ad esempio affidarti alla tua enoteca di fiducia, che forse ha la possibilità di fartelo recapitare in pochi giorni, offrendoti dunque la possibilità di gustarlo in un lasso di tempo piuttosto breve.
Se sceglierai di procedere in questa maniera, ti specifichiamo che sono diversi i produttori a cui ti potrai affidarti, come la Cantina di Di Majo Norante, o l’Azienda Agricola Salvatore Pasquale oppure la Cantina angelo d’Uva, solo per citartene alcuni. In alternativa puoi anche affidarti alle molte possibilità di shop online che il mercato propone.
La Tintilia del Molise di Cantina Molisana
Tra gli shop online ti vorremmo consigliare quello di Cantina Molisana, che mette a disposizione una buona offerta di Tintilia Molisana, in tutte e 3 le sue tipologie. Puoi trovare delle ottime etichette sia per quel che riguarda il rosso, il rosato e anche il riserva. In ogni caso ti affiderai a persone che non solo conoscono il Molise e i suoi prodotti, ma che sono anche in grado di raccontarti uno spaccato di questa terra piena di sorprese.
Ogni etichetta prodotta dalla Cantina Molisana viene scelta e selezionata da personale esperto del settore, in grado di scegliere tra le diverse proposte che l’Italia intera propone e questo non avviene solo per la Tintilia del Molise, ma anche per tutti gli altri vini che potrai trovare e le bontà gastronomiche da abbinarvi.
La Tintilia del Molise per la Pasta alla Silana
Come avrai capito, la Tintilia del Molise è un vino dal carattere deciso, che mostra la forza dei suoi sapori e che non può essere abbinato che a cibi dal sapore deciso. Quindi via libera a pasti a base di arrosti di carne arricchiti da funghi e spezie.
Ma la Pasta alla Silana, beh sembra essere la sua promessa sposa, come dici? Non la conosci? Bene te la presentiamo.
Per la preparazione ti saranno indispensabili il caciocavallo, la salsiccia, i funghi porcini, salsa al pomodoro, peperoncino, e una pasta fresca, fatta in casa, che ricorda molto i classici rigatoni ma dal sapore veramente rustico
Una ricetta che non manca né di piccantezza, né di sale e che sposa alla perfezione il Tintilia del Molise.
Ingredienti per 2 persone
- 150 gr di pasta
- 200 gr di salsa al pomodoro
- 80 gr di caciocavallo
- 50 gr di pancetta
- 50 gr di salsiccia secca
- 30 ml di whisky
- mezza cipolla
- sale
- prezzemolo
Preparazione
Prima cosa da fare è pulire la salsiccia e tagliarla a cubetti, poi è la vota della pancetta da tagliare a listelli, entrambi vanno messi in una padella bel calda, ci si aggiunge la cipolla e si lascia rosolare insieme al peperoncino. Il guanciale diventerà trasparente e in quel momento si può sfumare con il whisky e lasciare evaporare il tutto per eliminare l’alcool dalla ricetta.
A questo punto aggiungere il pomodoro e far cuocere a fuoco moderato per 10 minuti.
Nel frattempo porta a bollore una pentola con acqua salata per lessare la pasta, che una volta cotta potrà essere inserita nel sugo. Amalgamare bene prima di aggiungere il caciocavallo tagliato a dadini e il prezzemolo. Lasciare che il formaggio si sciolga e servire con abbondante pecorino grattugiato.
Una preparazione saporita ma estremamente semplice e veloce. probabilmente proprio questo piace di questa pasta a cui il caciocavallo non fa altro che dare un sapore molto sfizioso. Noi ti consigliamo di gustarla ben calda, per evitare che il provolone si freddi e si indurisca.
Una ricetta dal sapore sicuramente rustico, come lo è il Tintilia. Noi intanto ti auguriamo, buon appetito.
Ci vediamo al prossimo articolo. Mi raccomando visita il sito www.cantinamolisana.it.