

Risotto al vino rosso
Siamo qui oggi per parlarti di un piatto da leccarsi i baffi. D’altronde si sa…. l’Italia è la patria della buona cucina e sui primi piatti possiamo azzardarci a dire che non ci batte nessuno. Quindi ti vogliamo offrire una ricetta veramente unica, il Risotto al vino rosso.
Un piatto che forse dai più moderni è considerato un po’ agé considerando che il suo apice lo ha visto negli anni ’80 quando nei ristoranti non mancavano gli acquari con le aragoste da pescare al momento e l’antipasto era un classicissimo cocktail di gamberi che è ormai sparito dalle carte dei locali.
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Specifichiamo fin da subito che qualunque vino rosso può essere utilizzato, ma il più classico degli abbinamenti è il risotto al Barolo che come vedremo ha origini piemontesi ed è l’unica ricetta tradizione di questa preparazione che si rivela gustosa e adatta anche a bambini, nonostante si possa pensare il contrario. Se proprio non si vuole utilizzare il parroco si può anche azzardare un risotto al Chianti con abbondante cipolla e salsiccia.
Ma non perdiamoci in chiacchiere che, non so tu, ma io ho già l’acquolina in bocca. Partiremo con un po’ di storia di questo piatto per finire con gli abbinamenti che puoi fare assaporandolo al meglio? Cosa ti occorre? Continua pure nella lettura e lo scoprirai.
Risotto al vino rosso: una ricetta piemontese
Il risotto al vino rosso affonda le sue radici molto lontano nel tempo. Ha avuto il meglio della sua storia negli anni ’80 per poi veder calare un po’ di nebbia sulla sua cucina. Ma adesso, è tornato in auge, tanto che non mancano esempi di ristoranti rinomati che hanno deciso di inserirlo nel loro menù e chef stellati che si sono cimentati in sue rivisitazioni.
Più comunemente è conosciuto come risotto al Barolo, una ricetta che un po’ intimidisce per via della sia storia, ma anche per la tipologia di vino che viene utilizzato e che era il preferito di Camillo Benso Conte di Cavour.
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Il Barolo è un vino rosso, intenso, elegante, nominato Patrimonio dell’Unesco. Quindi la sua qualità è stata riconosciuta a livello mondiale, tutto lo vogliono quando vengono in Italia, molti ce lo invidiano, non manca chi ha tentato la coltivazione delle uve fuori dal territorio.
Una ricetta piuttosto semplice da preparare, i cui timori non sono motivati, l’importante è come sempre avere le materie prime di ottima qualità. Quindi no, con tutto rispetto, non puoi proprio utilizzare un vino da discount. E che nessuno si offenda.
Il risotto al vino rosso ha avuto dunque alti e bassi nella sua storia, bistrattato e a tratti maltrattato come la maggior parte dei piatti della tradizione, la voglia di un ritorno alle origini è stata la sua rivincita.
Riso e vino
Tra poco vedremo nello specifico cosa ti occorre per preparare questa ricetta veramente ottima e adatta a chiunque. Ma come detto, per ottenere un risultato perfetto occorre scegliere le materie prime migliori, quelle che fanno del nostro territorio il più rinomato in cucina.
Il riso che andrai a scegliere è preferibilmente un Carnaroli, anche se puoi anche ripiegare su un Vialone nano oppure un Baldo o Roma. Molto dipende dal gusto personale di chi si appresta a cucinare. Il Barolo o comunque il vino dovrà essere buono.
Vietato pensare: Vabbè tanto lo devo utilizzare per cucinare, posso scegliere anche un vino da poco… Solo con questo pensiero già hai rovinato la ricetta. Quindi non fare quello che vuole risparmiare proprio in questo caso, perchè non è proprio il momento.
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Risotto al vino rosso: la ricetta originale
Con il trascorrere del tempo sono state molte le ricette che si sono avvicendate nelle cucine italiane, sia quelle di casa che quelle dei locali anche gourmet. Non è mancato ad esempio un risotto al vino rosso e salsiccia, dal gusto sicuramente più deciso e di cui ti parleremo poco più avanti. Ma adesso soffermiamoci sulla ricetta originale e vediamo come procedere.
Ingredienti per 4 porzioni
300 g di riso
20 g di midollo di bue fresco
1 cipolla
500 g di brodo di manzo
3 bicchieri di vino rosso (preferibilmente il Barolo, ma anche il Chianti è ottimo)
160 g di parmigiano grattuggiato
40 g di burro
Olio EVO
3 foglie di alloro
2 foglie di salvia
Sale
Pepe
Preparazione
Dopo aver privato la cipolla della sua buccia, tagliala finemente e mettila a bollire sul fuoco molto basso in un tegame in cui avrai già messo un filo d’olio. Lascia imbiondire la cipolla (attenzione a non bruciarla altrimenti la preparazione diventerà amara), aggiungi poi una noce di burro e l’alloro.
A questo punto aggiungi il midollo che avrai tolto dall’osso e schiaccialo con la forchetta e aspetta che si sciolga quasi a creare una crema. Continua a rimestare per evitare che le cipolle si attacchino al fondo e poi procedi aggiungendo mezzo bicchiere di vino e le foglie di salvia. Lascia il tutto a fuoco lento fino a quando il barolo non si sarà asciugato.
Alza pure la fiamma e butta il riso nel tegame e mescola con un cucchiaio di legno per tostare il riso ed evitare che si attacchi alla pentola. Quindi a questo punto aggiungi il resto del barolo e lascia che il riso lo assorba, mantenendo il fuoco vivace. Quando il vino non sarà più presente nel tegame, aggiungi un paio di mestoli di brodo e continua la cottura del riso.
Non dimenticare di mescolare spesso e assicurarti che il risotto risulti cremoso. Al bisogno aggiungere ancora del brodo il riso deve essere appena ardente, per carità non farlo scuocere!
Prima di spegnere la fiamma aggiungi il burro rimasto e il Parmigiano, manteca e poi spegni. Lascia dunque riposare il composto alcuni minuti prima di servirlo macinando del pepe nero.
Il brodo
Per preparare il brodo di manzo, potresti scegliere di far bollire mezzo litro di acqua e aggiungere un classico dato da cucina, ma noi vogliamo darti un piccolo consiglio. Proviamo a prepararlo insieme.
Al mattino metti a bollire in una pentola con 1 litro di acqua un po’ di cipolla, carota, sedano e carne di manzo tagliata a pezzi piccoli.
La cottura è piuttosto lunga ma il risultato è sicuramente migliore. Aggiusta con sale e pepe e lascia cuocere a fuoco lento fino a cottura della carne.
Ti abbiamo indicato 1 litro d’acqua perchè in cottura un po’ evapora, ad ogni modo nel caso in cui ti dovesse avanzare del brodo alla fine della preparazione del risotto, puoi sempre frullare il tutto e congelarlo dividendolo in cubetti. Hai già del brodo pronto per le successive preparazioni a cui procederei. Una sorta di dado insaporitore, fatto in casa.
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Risotto al vino rosso e salsiccia
Quindi questa volta ti vorremmo proporre una ricetta differente, ma comunque molto simile a quella che ti abbiamo descritto in precedenza, con un pizzico di golosità in più. Quindi ci chiediamo di nuovo, come si preparare il risotto al vino rosso? Questa volta però con la salsiccia.
Ingredienti
300 g di riso
1 cipolla
500 g di brodo vegetale
3 bicchieri di vino rosso (preferibilmente il Barolo, ma anche il Chianti è ottimo)
160 g di parmigiano grattugiato
40 g di burro
Olio EVO
Sale
Pepe
2 salsiccie
Preparazione
Sì anche questa volta hai bisogno del brodo, ma questa volta vegetale. La preparazione è la stessa che hai seguito per il brodo di manzo, ma senza la carne. Non c’è bisogno che te lo ripeta vero? Ti è sufficiente scorrere a ritroso il nostro post.
Prendi di nuovo il tuo tegame e taglia la cipolla sottilissima. Nella padella metti la cipolla e un filo d’olio. A fuoco molto basso lascia che la cipolla si imbiondisca e poi aggiungi un bicchiere e mezzo di vino e una noce di burro. Lascia sfumare, poi prima di inserire il riso prendi un po’ di cipolla e mettila in una padella più piccola.
Adesso metti il riso e lascia che si tosti leggermente continuando a rimestare, sfuma prima con il resto del vino e poi con il brodo e continua a far cuoce fino a quando non raggiungerà il grado di cottura che preferisci. A questo punto aggiungi il burro restante e il parmigiano, amalgama tutti gli ingredienti e poi lascia a riposare per un paio di minuti.
Ma mentre aspetti che il riso si cuoce devi compiere un passo molto importante. Rimuovi la pelle dalle salsicce e staccando piccoli pezzi di carne fai delle polpettine. Quindi lasciale cuocere e insaporire nella cipolla che avevi precedentemente tolto dal condimento del riso. Al bisogno aggiungi una piccolissima quantità di brodo per la cottura della carne.
Impiatta il risotto e decora con alcune polpettine di salsiccia cipolla. Il gioco è fatto. Porta a tavola e gusta la tua ricetta che siamo sicuri soddisferà tutti i tuoi commensali.
La migliore salsiccia artigianale. Tu come la preferisci? Bianca, rossa o piccante?
A chi si adatta il risotto al vino rosso
Ti vedo un po’ perplesso e siccome a noi non piace lasciare dubbioso, vorremmo chiarire alcuni punti.
Hai visto come si prepara il risotto al vino rosso, ma lo possono mangiare tutti? Certo che sì. Il risotto al vino rosso può essere mangiato da chi è intollerante al glutine, ma anche da vegetariani e vegani. Basta sostituire il brodo di manzo con quello vegetale eliminare il midollo e sostituire il burro con dell’olio o con della margarina per preparazioni salate.
Il maggior dubbio che assale le mamme è: posso dare il risotto al vino rosso al mio bambino? Mia cara mamma, la risposta è sì anche questa volta. La componente alcolica non è presente all’interno del piatto, perchè evapora con il calore. Ecco perchè ti abbiamo specificato che prima di aggiungere il riso e poi il brodo devi aver cura che il vino si sia asciugato. Anche perchè un vino non ben sfumato rende il piatto amaro e dunque immangiabile.
Quindi nessun timore anche nel caso in cui dopo aver gustato un buon risotto al vino rosso e salsiccia tu debba metterti alla guida della tua macchina, non temere il palloncino a meno che non lo hai innaffiato con abbondante vino.
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Gli abbinamenti
Per la preparazione del risotto al vino rosso non avrai bisogno dell’intera bottiglia di vino, quindi la parte restante può essere ottima per un aperitivo che intrattiene gli invitati oppure per accompagnare la cena stessa nel caso in cui sia una deliziosa preparazione per te stesso o per una coppietta.
Il restante vino lo puoi abbinare a un buon formaggio a pasta morbida o dura. Ti consigliamo senza ombra di dubbio un buon formaggio molisano. Tanto per deliziare i tuoi commensali.
Ma lo so che ti stai chiedendo cosa si può bere su un piatto dal sapore già piuttosto deciso. In linea generale il risotto al vino rosso deve essere abbinato allo stesso vino che si è utilizzato per la cucina del piatto stesso.
Ovviamente l’etichetta che andrai a scegliere dovrà essere di ottima qualità, altrimenti rischierai di rovinare tutto il lavoro che hai fatto ai fornelli.
In alternativa potresti abbinare una buona Tintilia del Molise Embratur, anche in questo caso non lesinare sulla scelta e punta alle cantine migliori. Lo sai bene che il vino rosso non è un prodotto semplice e quindi affidati solo al meglio della viticoltura.
Come già ti abbiamo accennato in precedenza, la Tintilia del Molise può anche andare a sostituire il Barolo nella preparazione. Il sapore sarà ovviamente un po’ diverso ma sempre ottimo. Ottimo il risotto alla Tintilia con la salsiccia.
Per altri consigli sul mondo del vino leggi sul nostro blog.