

In vino veritas: 2 motivi fondamentali
“In vino veritas”
Quante volte hai sentito ripetere questa frase o tu stesso l’hai pronunciata in un occasione in cui tu o uno dei tuoi amici eravate alquanto alticci? Scommetto moltissime volte. Ma ti sei mai chiesto da cosa deriva questo modo di dire? Cos’è che con il passare degli anni ha fatto diventare questo semplice detto una vera e propria credenza? Siamo sicuri che tu stesso sia in qualche modo convinto che il vino sia una sorta di elisir della verità. Non dirmi che non è come dico perchè proprio non ci credo.
Ebbene, questo modo di dire, così come molti altri affonda le proprie radici lontane nel tempo, l’idea che una persona quando è un po’ alticcia non possa dire bugie sembra sia stata avanzata da Orazio che scriveva:
“che cosa non rivela l’ebbrezza? Essa mostra le cose nascoste”
Per poi affermare che i re:
“torturano con il vino colui che essi non sanno se sia degno di amicizia”
Ma allora approfondiamola questa frase che il più delle volte viene pronunciata con estrema leggerezza, senza fermarsi troppo al suo significato intrinseco.
L’idea del vino come filtro della verità
Come già affermato in apertura in vino veritas è una frase che spesso si dice in maniera leggera, senza pensare, ma senza neanche chiedersi quale sia la derivazione, salvo poi scoprire che affonda le radici in una storia a dir poco lontana con filosofi e scrittori che hanno attinto ad essa come fonte di ispirazione. Abbiamo dunque citato Orazio, ma potremmo anche parlati di Filocoro che nei Dpnosofisti Atenao affermava che chi si abbandona al vino si scopre e fa conoscere la verità. Insomma il vino è ciò che è in grado di scoprire il pensiero dell’uomo.
Ma sono diverse le varianti di tale pensiero. Ad esempio vi è il pensiero grado di Diogeniano e Zenobio, ma anche la variante latina di Plinio il Vecchio che nelle sue opere le associazioni al vino non le ha mai fatte mancare.
Nonostante questo il proverbio poi viene spesso contraddetto dai fatti, considerando che in genere l’eccesso nel consumo del vino porta a concepire le cose diversamente da come sono. Erasmo da Rotterdam affermava:
“non sempre la verità si contrappone alla menzogna, ma talvolta si contrappone alla simulazione”
Non di rado accade che esagerando con l’alcool si dicano cose false, ma agendo in buona fede, oppure si dicono verità non parlando con sincerità. Insomma tutto dipende molto dalla persona, dalla situazione i cui ci si trova, ma quel che è vero è che in ogni caso, un consumo eccessivo di vino elimina l’ipocrisia che spesso contraddistingue i rapporti umani.
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In vino veritas: significato ed etimologia
La frase in vino veritas viene pronunciata in lingua latina e la sua traduzione letteraria sarebbe la verità sta nel vino, ma cosa si vuol dire veramente con questa espressione?
Insomma in altre parole ci indica come una persona che beve una certa quantità di vino tende a perdere e inibizioni che prima non lo facevano esprimere in maniera libera.
Come già anticipato in precedenza sembrerebbe che il primo a utilizzare questa espressione fu Plinio “il Vecchio” che in sostanza non fece altro che riportare il proverbio che era in precedenza stato coniato dal poeta greco Alceo di Mitilen
“En oíno alétheia”
In parte è possibile affermare che questa frase sia vera, che in vino veritas sia lo specchio della realtà perchè a volte il consumo di alcool fa si che si dicano realtà scomodo che invece quando si è sobri non si riescono a dire. Insomma il vino come elisir della verità…. Più o meno.
Le origini
Il vino nell’Antica Grecia esattamente come poi succedeva a Roma, più che una semplice bevanda era considerato il simbolo di uno status sociale molto elevato. La produzione del nettare di Bacco era molto costosa e questo voleva dire un grande impiego di energie sia economiche che in termini di spazio e terreni.
Come abbiamo già visto, così come la coltivazione delle viti da vino, era conosciuta fin dall’antichità, allo stesso modo la frase in vino veritas era utilizzata da filosofi greci come Zenobio che nella sua raccolta di proverbi citava la frase:
‘ἐν οἴνῳ ἀλήϑεια‘ – ‘in vino veritas’
la dicitura era utilizzata esattamente con lo stesso significato che gli si affida ad oggi.
Nella stessa versione la frase viene riportato da diversi uomini di cultura e più tardi anche da Erasmo da Rotterdam il quale però, non ritiene che il vino sia utile per dire la verità ma che piuttosto chi eccede con il vino può tendere a falsificare la realtà a vederla in maniera completamente diversa, anche se questo viene sempre fatto in buona fede, non con la volontà di dire cose non vere.
Se per Plino il Vecchio
‘vulgoque veritas iam adtributa vino est‘, ossia ‘comunemente ormai la verità è attribuita al vino’
Per Tibullo alleviava i dolori dell’anima e del corpo, per Ovidio era un preparativo all’amore.
N.B. Non lo abbiamo accennato fino a questo momento ma nel mondo antico, come ad esempio nell’Antica Roma il vino poteva essere bevuto solo dagli uomini e il consumo non era aperto alle donne. Inoltre non poteva essere bevuto prima dei 30 anni.
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Ma solo in Italia si dice in vino veritas?
Ci sembra curioso comprendere se questa frase: in vino veritas, sia utilizzata esclusivamente in Italia o se riguarda un po’ tutto il mondo. A dire il vero il detto viene utilizzato in tutto il mondo occidentale.
- inglesi;
- francesi;
- spagnoli;
- tedeschi
e non solo, si rifugiano in questo modo di dire, ovviamente con pronunce molto differenti. Il significato che si attribuisce a questa frase è sempre il medesimo.
Se ti chiedi come mai la frase in vino veritas sia utilizzata in tutto il mondo, ti è sufficiente pensare che la lingua che l’ha veicolata fino a noi era il latino, quindi una lingua antica da cui molte altre hanno preso poi vita. Semplice no? Direi quasi elementare.
Ma come continua il proverbio?
La frase più conosciuta è sicuramente in vino veritas, ma c’è un continuo di cui forse non tutti sanno l’esistenza. La dicitura completa è:
“in vino veritas, in aqua sanitas“
la cui traduzione letteraria è:
“la verità sta nel vino ma la salute sta nell’acqua”
Ok la traduzione letteraria ma cosa vuol dire questa frase? Che la verità sta nel mezzo, altra frase fatta? Beh non proprio. Sta semplicemente ad indicare che un consumo moderato di vino o comunque di alcool in generale può rendere l’individuo più sciolto, allentare la tensione che a volte si creano all’interno di una interrelazione sociale, ma sicuramente bere un bicchiere di vino, non vuol dire che poi si dirà la verità.
Quello che è sicuro è che bere un bicchiere di vino in compagnia permette di passare una serata allegra o comunque di arricchire un pasto. Il vino è semplicemente un piacere che ci si concede, il bisogno di rilassarsi con 2 chiacchiere con un amico e una serata allegra.
In alcun modo il vino o l’alcool in generale è in grado di cambiare le idee e le opinioni di chi lo beve, ma sicuramente nutre lo spirito con una colorazione che apre alla mente le lontane idee di un mondo legato alla terra, alle uve e al verde delle foglie.
Insomma diciamo che il proverbio che meglio si abbina a in vino veritas è:
“mangiare è un bisogno dello stomaco, bere è un bisogno dell’anima”
Probabilmente è proprio questo l’insegnamento che gli antichi ci hanno voluto lasciare.
Perchè si dice in vino veritas
Insomma ci siamo sbilanciati molto sulla veridicità del detto in vino veritas, non perchè la riteniamo una sorta di bugia, ma perchè siamo fermamente convinti che in alcun modo il vino possa influire sul pensiero di colui che lo beve. Sicuramente quello che ha spinto questo detto a divenire così comune è la capacità di un consumo eccessivo di vino di rendere disinibiti. Non nascondiamo che non sono pochi i timidi che per serate un po’ audaci decidono di consumare vino per non cadere in classici paradigmi sociali.
In altre parole, dopo aver consumato qualche bicchiere di vino si è più portati a dire e fare cose che altrimenti non si farebbero mai.
Ma in ciò non è l’alcool ad avere un compito, perchè non è in grado di avere un effetto sulle idee e sulle credenza. Tale idea è spessa maturata fin dalla più giovane età e si fissa nel nostro cervello come un vero e proprio paradigma.
L’alcool è solo la bibita che ci permette di esprimerci in maniera molto più libera e soprattutto in buona fede, senza avere peli sulla lingua, senza pensare che ciò che si crede sia un errore. Lo stesso compito lo ha un sentimento come la rabbia. Quante volte hai sentito dire che quello che si afferma quando si è arrabbiati è la verità. In entrambe i casi si perde il controllo e si finisce per dire esattamente ciò che si pensa.
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La verità data dal vino, è sempre positiva
Ma insomma non abbiamo ancora capito una cosa, in vino veritas è una cosa positiva oppure no? Uhm molto dipende dai punti di vista, perchè se si ha l’abitudine di essere dei bugiardi patologici, allora neanche il vino ti fermerà.
L’idea che l’utilizzo di vino possa abbassare il livello di inibizione, soprattutto tra i più giovani porta la tendenza ad esagerare. Erasmo da Rotterdam ci parlava si un’ebbrezza sfrenata e da evitare in qualunque modo per non nuocere alla propria salute, anche se tutto sommato un ebbrezza moderata non è un problema come si può pensare.
Insomma bere un buon bicchiere di vino può essere un momento di relax sia da soli che in compagnia, ma pensare che questo possa alterare la nostra percezione è sbagliato.
Ma quindi vino veramente veritas?
In realtà abbiamo cercato diverse volte di dare risposta a questa domanda, se veramente l’utilizzo di vino abbia la capacità di far dire veramente la verità. Orazio nella sua Ars poetica racconta che nel mondo latino vi era una particolare pratica messa in atto dagli imperatori che facevano ubriacare le persone della loro stessa cerchia o coloro che ne volevano entrare a far parte, in modo da ottenerne estrema sincerità.
Si credeva che mentire da sobri fosse molto più semplice e lo stato di ebbrezza era utilizzato come macchina della verità, in modo che nessuno avesse potuto nascondere la verità. Questa è una delle poche applicazioni concrete di questo modo di dire che comunque nell’antica Roma era molto diffuso.
Ovviamente Orazio non è l’unico pensatore che porta testimonianze del genere, ma a lui si aggiungono Plinio il Vecchio, Filocoro, Teognide. Ma non sono neanche pochi coloro i quali pensano che l’abbondanza nel consumo di vino non rende l’uomo leggero, ma piuttosto lo porta alla falsificazione della realtà e questo non fa venire a galla la verità. A sostegno di questo il pensiero di Erasmo da Rotterdam di cui abbiamo abbondantemente parlato in precedenza.
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L’utilizzo dell’espressione nell’attualità
Dagli antichi pensatori ad oggi i tempi sono sicuramente cambiati; ma il vino è sempre lo stesso e l’utilizzo della frase in vino veritas è più in auge che mai. Sia che lo si beva in compagnia o in solitudine si ha la convinzione che ciò che viene affermato dopo un consumo cospicuo di vino sia la verità.
In parte si crede che il vino sia in grado di lavorare sul subconscio della persona; facendo venire a galla delle verità che in condizioni normali non sarebbero mai dette, soprattutto di fronte ad altre persone.
L’idea della persona ubriaca che confessa segreti mai svelati viene anche alimentata dall’utilizzo di questa in film e serie tv di tutti i tipi, anche quelle destinate a un pubblico giovanissimo.
Come sempre ciò che però si raccomanda è un consumo di vino moderato e responsabile che non cuocia alla salute dell’individuo, più che faccia dire la verità. Insomma sembra proprio che il vino come macchina della verità non sia poi così efficace o per lo meno non sia credibile come molti pensano.
Ci vediamo al prossimo articolo. Mi raccomando visita il sito www.cantinamolisana.it.