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Cantina Molisana

Storia del MoliseIl vino è il suo territorio
il vino è il suo territorio

Il vino è il suo territorio

Per un buon vino, il territorio è sicuramente il fattore più importante. La storia infatti, ci insegna come i vini ”veri” abbiano attraversato secoli e testimonianze silenziose.

L’importanza del territorio per il vino

Spesso sono i nostri nonni a raccontarci come coltivavano i loro terreni, dando vita a prodotti di qualità, dovuti innanzitutto alla terra, bella e pura proprio come il loro amore verso di essa. In Molise, tutti amano visitare e scoprire quei vitigni ricchi di storia, coltivati da generazione in generazione, con idee ben chiare e pratiche culturali ben precise ma semplici.

La Tintilia del Molise non è solo un semplice vitigno, bensì un vanto della nostra madre terra; che grazie al tempo ci ha donato questo vitigno autoctono esclusivo ed unico. Un legame forte e chiaro, che ha unito la mano dell’uomo tra la terra ed il vino; difficile da spiegare, ma sicuramente bello da vivere e degustare. Bisognerebbe soffermarsi di più sui racconti, sulle scoperte e sulla storia di ogni vitigno.

Immaginate che bello poter sorseggiare una buona Tintilia molisana; godersi il racconto della nascita di quel vitigno; della prima raccolta piuttosto che della prima vera vendemmia.

Immaginate che bello poter gustare quel buon vino, che con il passare dei minuti, ossigenandosi, cambia sentori, così come trascorrono le descrizioni del nonno; che con gli occhi lucidi, ricorda anche il particolare, quest’ultimo che in ogni annata rendeva quel vino sempre più buono.

Ecco, il vino è il suo territorio. Oggi, qui in Molise, dietro ogni viticoltore c’è l’occhio attento e vigile di chi ha scritto la storia, che mai potrà essere cancellata, e la conoscenza minuziosa di un terroir ricco e produttivo. Diverse, sono le aziende che cercano di trasmettere ai propri bevitori, sin dall’etichetta, la storia e l’originalità che le contraddistingue, mettendo in risalto una nobile autenticità.

I clienti più esigenti, soddisfatti da viaggi sensoriali e naturali, garantiti da ottime degustazioni. E che sia bianco, rosso, fermo o mosso; un calice di vino dovrebbe accompagnare la storia di ogni viticoltore fin da quando fu addomesticata la prima vite.

Sostenibilità ambientale e vocazione del territorio

La vocazione del territorio, attraverso la sostenibilità ambientale; porta ai viticoltori molisani a non ricorrere ad input esterni che potrebbero incidere sulle capacità produttive delle viti. Diversi sono i parametri prestabiliti per poter produrre vini DOC, DOP, IGT; portando ad avere la certezza e la consapevolezza di un alimento garantito, certificato e soprattutto tutelato.

Soffermandoci sulla storia, è giusto ricordare come in Italia, solo nel 1930 arrivò la prima classificazione denominata: Vini Tipici. Tra il 1963 e il 1992, i vini vennero ulteriormente suddivisi in quattro categorie: Vino a Denominazione di Origine Controllata Garantita; Vino a Denominazione di Origine Controllata; Vino a Denominazione di Origine Semplice e Vini senza denominazione.

Circa trenta anni fa, entrò poi una nuova norma che introdusse l’IGT ovvero: Indicazioni geografiche Tipiche. Solo nel 2009 vennero introdotte altre due nuove categorie: DOP e IGP; rispettivamente Denominazione di Origine Protetta e Indicazione Geografica Protetta. In Molise la maggior parte dei vini presenta denominazione DOC e IGT, ovviamente non mancano tutte le altre, ben riconosciute.

È grazie all’arrivo di tutti questi certificati importanti, che anche l’enoturismo inizia ad avere un valore maggiore; mettendo il territorio alla base di un vino di qualità.

È il turista stesso, che oggi, ancor prima di visitare la cantina desidera passeggiare tra le viti, sporcarsi le scarpe; e magari, essendo nel tempo giusto, poter vendemmiare e godersi il profumo di quell’uva appena colta che ben presto darà vita ad un ottimo vino DOC.

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