

I vini DOC del Molise
Il Molise è quella piccola regione del sud Italia, zona a volte misteriosa, troppo spesso dimenticata, ma sicuramente in grado di regalare una serie di eccellenze uniche nel loro genere. Terra di una cucina dalla tradizione povera ma dal sapore veramente ricco, non mancano note della vita agricola e contadina di cui fanno parte appunto, i vini.
L’enologia è sicuramente il fiore all’occhiello di un territorio che si divide tra montagna e zona costiera, con una superficie relativamente piccola, in cui sono stati in grado di trovare spazio alcuni dei vitigni che sono stati in grado di guadagnarsi la denominazione DOC divenendo delle eccellenze, non solo del territorio ma anche dell’Italia intera.
Quindi cosa aspettiamo? Andiamo a conoscere i vini DOC del Molise, le sue eccellenze, quelle ne segnano la storia insieme a chicche della cucina come i fusilli, ma anche i piatti a base di agnello e capretto. Vediamo Se la regione produce più vini rossi o bianchi e quali sono i migliori abbinamenti possibili, non prima di aver scoperto un po’ di storia e anche dopo aver conosciuto cosa voglia dire la denominazione DOC.
I vini DOC del Molise: un po’ di storia enologica della zona
Come ti ho detto poco fa, siamo qui oggi per conoscere quali siano i vini DOC del Molise, ma partiamo da un po’ più lontano, cerchiamo di conoscer un po’ di storia di questo vino del Molise che è riuscito a divenire un’eccellenza dell’Italia intera.
Il vino è storia e questo è innegabile, ma è anche cultura, un argomento su cui si sono spesi poeti e scritto, che ha segnato buona parte degli eventi più importanti della storia, caratterizza interi territori esattamente come fa con il nostro Molise. Perchè questa regione è una terra da vino, pensare che i primi reperti archeologici in merito risalgono al XIII sec a.C..
In fondo nonostante un territorio poco esteso le immense colline delle regione la rendono una terra votata alla coltivazione della vite, dell’olivo e dei cereali come il grano. Non a caso i pastai molisano sono tra i più celebri di tutta Italia, soprattutto in riferimento al cui capoluogo di provincia, Campobasso.
Il vino molisano è riuscito ad essere un vero e proprio vanto per il territorio, un elemento di spinta per il turismo, con centinaia di persone che ogni anno decidono di recarsi in Molise per la cucina, per il vino, per le spiagge pulite e il mare cristallino.
Insomma la storia enologica del Molise poggia le sue radici su un’epoca molto lontana che però ancora oggi è fonte di vanto e di curiosità nei confronti di questa piccola regione piena di cultura e anche un po’ di mistero, perchè in fondo qualcuno si ostina ancora a dire che il Molise non esiste.
DOC: cosa significa
Vedremo che sono diversi i vini molisani in grado di conquistare la denominazione DOC, ma tu sei sicuro di sapere cosa voglia dire questo acronimo? Letteralmente DOC è la contrazione della dicitura Denominazione di Origine Controllata, utilizzata in enologia e non solo per indicare che un vino sia di alta qualità e le cui caratteristiche sono attribuibili alle caratteristiche della zona di produzione come i terreni e la tipologia di vitigno.
In tutta Italia sono più di 300 i vini che sono stati in grado di ottenere la denominazione DOC, molti sono piemontesi, come ad esempio il Barbera d’Asti o di Alba, ma anche il Cannonau di Sardegna e l’Est Est Est di Montefiascone. DOC non è il marchio dell’azienda vinicola, ma la certificazione di una qualità al di sopra del normale.
Parametri
Per poter ottenere la possibilità di scrivere sulla propria bottiglia la denominazione DOC i produttori devono fare richiesta alla propria regione di appartenenza, che procederà facendo tutti i controlli essenziali, solo quando la Regione avrà espresso parere favorevole, allora la domanda verrà poi trasmessa al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
La denominazione DOC viene poi data tramite Decreto del Presidente della Repubblica con cui va a definire i parametri del disciplinare di produzione che rende noti i requisiti dei vini che sono:
- zona geografica di produzione;
- vitigno;
- tipologia di terreno di coltivazione;
- resa dell’uva;
- tecnologie utilizzate per la produzione del vino e il suo invecchiamento;
- caratteristiche del vino;
- qualifiche del vino quando viene commercializzato: con suddivisione in classico, riserva, superiore.
Per poter ottenere la denominazione DOC del proprio vino occorrerà sottoporre i prodotti ad una preliminare analisi chimico-fisica ed un esame organolettico, per provare che tutti i parametri siano rispettati.
I vini DOC del Molise: quali sono
Dopo questa lunga premessa che sicuramente ti avrà aiutato a comprendere per quale motivo il Molise è considerato una regione che ha delle grandi potenzialità per ciò che riguarda l’enologia e i vini di altissima qualità, è giunto il momento di conoscere quali sono i vini DOC del Molise.
Venendo al dunque ecco quali sono le etichette che hanno il privilegio di riuscire a distinguere le proprie bottiglie con la denominazione DOC:
- Biferno;
- Molise;
- Pentro d’Isernia;
- Tintilia del Molise.
Se non li conosci forse dovresti proprio continuare a leggerci per saperne molto, ma veramente molto di più.
Biferno
Il vino Biferno del Molise può essere rosso, rosato, bianco, rosso riserva e rosso superiore. In tutti i casi si tratta di una mistura di uve differenti che ovviamente cambiano a seconda della tipologia del vino stesso.
L’area geografica in cui è possibile localizzale tale vino è quella nei dintorni di Campobasso, in prossimità dei monti del Sannio e dell’Appennino Matese, un territorio che si presenta particolarmente ventilato, ma anche luminoso. Per quel che riguarda le pratiche enologiche di vinificazione del Biferno DOC prevedono:
- una resa dell’uva non superiore al 70%;
- l’invecchiamento deve essere di almeno 36 mesi;
- su ogni etichetta occorre riportare l’annata della produzione delle uve.
Si tratta di un vino si altissima qualità che tende a identificare il territorio per omaggiare tutti coloro in grado di apprezzare i vini molisani. A questo punto probabilmente sarai curioso di sapere con cosa abbinare il vino Biferno DOC. Se si tratta del bianco, con il suo colore giallo paglierino ti raccomandiamo gli abbinamenti con piatti di pesce poco elaborato, per via del sul gusto fresco e morbido.
Il Biferno rosso ha un profumo molto fruttato, ma anche abbastanza fresco. Si abbina in maniera perfetta sia agli arrosti, che ai formaggi stagionati. Per un aperitivo a base di formaggi e salumi ti raccomandiamo invece il Biferno rosato.
Questo vino ha ottenuto la denominazione DOC il 26 aprile del 1983.
(scopri Kantharos – Biferno Bianco DOC; in foto)
Del Molise
In questa sezione vorremmo indicarti un buon numero di vini che vedono prodotti in Molise e che sono stati in grado di ottenere la denominazione DOC per via della qualità del processo che porta alla loro produzione. Oltre al Biferno e agli altri su cui ci soffermeremo di seguito altri vini DOC sono i seguenti, tutti che alla loro dicitura affiancano il “del Molise”:
- rosso;
- rosato;
- bianco spumante;
- Chardonnay;
- Falanghina;
- Trebbiano;
- Sauvignon;
- Fiano;
- Greco bianco;
- Malvasia;
- Moscato bianco;
- Pinot Bianco;
- Pinot grigio;
- Cabernet Sauvignon;
- Merlot;
- Sangiovese;
- Pinot Nero;
- Aglianico.
Te lo dicevo che il Molise è una terra piena di sorprese quando si parla di vini.
La produzione di tutte le etichette si concentra tra le zone di Campobasso e quelle di Isernia, per riuscire a mantenere la dicitura DOC devono rispettare alcuni requisiti come una resa massima dell’uva che non deve superare il 70% e non deve essere inferiore al 50%. per quel che riguarda le uve da Passito devono subire un appassimento naturale e l’invecchiamento delle bottiglie deve essere si almeno 24 mesi, di cui 6 in botti di legno.
Per quel che riguarda invece gli abbinamenti gastonomici, sai bene che ogni bottiglia è a se, ti potremmo consigliare uno Chardonnay per i piatti di pesce, il passito dolce per il dessert, mentre quello secco lo puoi abbinare anche a piatti di selvaggina. Il rosso sicuramente per gli arrosti e per tutti quei piatti di carne che seguono una preparazione piuttosto lunga.
Pentro d’Isernia
Ecco un altro dei vini che sono stati in grado di avere la denominazione DOC a partire dal 1983. Diverse le tipologie di vino che ricadono sotto la denominazione di Pentro di Isernia DOC:
- bianco;
- rosso;
- rosso riserva;
- rosato.
Ci sembra ovvio, ma lo diciamo che la zona di produzione resta comunque Isernia. Anche se la coltivazione si può dividere in 2 zone, quella collinare con i suoli che sono ben drenati e i terreni molto profondi, calcarei e pietrosi, mentre quella pedemontana si caratterizza per una serie di conoidi coalescenza che si sono originati dai corsi d’acqua fluviale che caratterizzano il territorio della regione. Ad ogni modo, tutti i terreni che vengono scelti per la produzione del vino Pentro devono avere un’altitudine che non sia inferiore ai 200 metri sopra il livello del mare.
Tintilia del Molise
Eccola qui l’ultima etichetta DOC a cui ci dedicheremo, possiamo quasi definirla la ciliegina sulla torta. Il Tintilia è quella tipologia di vino che ci fa affermare che tutti coloro che considerano il Molise una zona vitivinicola minore sta commettendo un grande errore. Stiamo infatti parlando di un vitigno autoctono che è entrato nel mondo dei grandi grazie al Tintilia di Di Majo Norante che è stato premiato con 3 bicchieri gambero rosso.
Il Tintilia è un vino che è arrivato in Molise al tempo dei Borboni e nell’Ottocento era uno dei più diffusi. Nel secondo dopoguerra ha rischiato di sparire completamente perchè non avendo un’uva molto produttiva, l’attenzione si spostò su piante che sembrano offrire una produzione maggiore. Solo di recente si è decido di recuperare questa uva autoctona in grado di dar vita a uno dei migliori vini del Molise.
Quando si parla di Tintilia ci si riferisce a un vitigno autoctono ma anche molto rustico, in grado di resistere a condizioni a dir poco svantaggiose come il freddo che in alcuni mesi è estremamente rigido. Peccato per la sua produzione alquanto scarna.
Al naso questo vino si rivela con note molto speziate che rimandano alla frutta rossa. Un’alta quantità di tannino gli dona quel sapore alquanto acido che lo contraddistingue. Forti le note di liquirizia che suggeriscono abbinamenti con cibi dal sapore molto ricco come le zuppe rustiche tipiche del territorio, ma anche i formaggi stagionati e le carni come quella d’agnello.
( scopri Tintilia del Molise; in foto)
Vini DOC del Molise dove acquistare
Stiamo dunque volgendo al termine di questa nostra guida nel mondo dei vini DOC del Molise. Una produzione veramente singolare quella di questa regione che offre molti spunti. Il suo territorio sarà pure piccolo, ma pieno di grandi sorprese per quel che riguarda l’ambito enogastronomico.
Una cucina che si caratterizza per i formaggi, il primo su tutti il caciocavallo di Agnone e tutta una serie di pecorini, ma anche per le carni utilizzate, soprattutto quella di maiale e di agnello, con le cuccette, piatto tipico della tradizione contadina. Ad ogni piatto Molise puoi abbinare uno dei suoi vini DOC.
Ma dove è possibile acquistare questi prodotti? Non sono pochi i punti della grande distribuzione che hanno deciso di inserire nelle proprie offerte anche vini di questa regione. Ma se vuoi avere la sicurezza di apprezzare i migliori vini del Molise, ti consigliamo di affidare i tuoi acquisti a Cantina Molisana, un e-shop che offre un vero e proprio spaccato sulla regione, che non solo una selezione delle etichette migliori del Molise, ma anche salumi e formaggi che impreziosiscono un’offerta veramente imperdibili; per un viaggio in questa terra, stando comodamente a casa tua.
Ci vediamo al prossimo articolo. Mi raccomando visita il sito www.cantinamolisana.it.