Se sei un appassionato di vini e lo sei altrimenti non staresti qui a leggerci oggi; hai sicuramente sentito parlare del decanter vino, uno strumento molto utile nella pratica della decantazione del vino. Come dici? Sto mettendo troppa carne al fuoco? Sì, forse hai ragione e oggi dovrò impegnarmi molto per spiegarti di cosa sto parlando ma niente paura; non è nulla di difficile e sono sicura che la tua passione per il vino ti porterà fino alla fine di questo nostro post.
Il decanter vino altro non è che una particolare caraffa di vetro o di cristallo il cui utilizzo permette l’ossigenazione del vino per far fuoriuscire gli aromi. Tutto chiaro fino a qui? Bene tanto approfondiremo tutto tra poco, quindi per il momento ti auguriamo buona lettura.
Decanter vino: un po’ di storia
Le anfore per il trasporto del vino sono ad oggi storia vecchia, iniziata come tradizione marinaresca con gli uomini di mare che non perdevano certo occasione per un buon bicchiere di vino.
Solo con l’avvento dell’Impero Romano-Greco si iniziò ad utilizzare come materiale il vetro; per dare forma a quelli che sono gli avi del decanter come lo conosciamo oggi. Tutto questo nonostante una propensione all’utilizzo di materiali meno costosi, come il metallo.
Con i veneziani e il loro vetro di Murano la storia iniziò a cambiare di qui in avanti; tanto che vennero anche apportate delle modifiche al decanter soprattutto da parte dei vetrai inglesi; che solo nel 1700 iniziano ad utilizzare il tappo per il contenuto per evitare che il vino prendesse troppa aria.
Cos’è il decanter vino
Ok siamo tutti d’accordo nel dire che si parla di decanter quando ci si riferisce a una brocca di vetro in cui il vino si lascia a far fuoriuscire parte dei suoi aromi e permettere di evidenziare un bouquet di profumi inattesi. Ma nello specifico di che tipo di brocca si parla? E soprattutto si utilizza solo per fare scena o è veramente importante la sua funzione?
La brocca che prende il nome di decanter si caratterizza per una base molto larga e un collo lungo in cui è versato il vino.
In genere si preferisce che sia in cristallo, in quanto lo si ritiene il materiale adatto al vino, ma modelli più comuni ed economici in commercio sono comunque di ottima qualità. Ma il decanter a cosa serve?
dei vini giovani favorisce l’ossigenazione esaltandone tutti i suoi profumi.
N.B. Il decanter non sempre è in grado di far venir fuori il meglio dai vini, non di rado finisce per rovinarli, infatti per alcuni vini è sufficiente un calice ad hoc per raggiungere lo stesso risultato che si otterrebbe con il decanter.
Quando si utilizza
Come accennato in precedenza il decanter può avere compiti differenti a seconda della tipologia di vino per cui su utilizza. Non sono pochi i sommelier concordi sul fatto che questo strumento debba essere usato per far decantare vini specifici. Ad esempio un vino bianco giovane non ha bisogno di decantare, perchè questo rovinerebbe altrimenti la sua struttura fresca e vivace.
Lo stesso discorso vale per i vini che hanno una maturazione dai 2 ai 5 anni che avviene in contenitori di acciaio o in barrique per quelli più maturi.
Il decanter è invece adatto a vini che hanno dai 5 ai 10 anni (scopri i migliori vini di Tintilia) e sono stati vinificati in botte o in barrique e presentano dei sedimenti sul fondo o comunque all’interno della bottiglia.
Decantare vino rosè? Sì, è assolutamente indispensabile per permettere al vino stesso di liberarsi dell’odore sgradevole che spesso lasciano i solfiti. Un discorso questo, che vale quasi per tutti i vini che si vogliono liberare dal tipico aroma di chiuso che spesso prendono.
Decanter e vini frizzanti
L’immaginario comune vuole che il decanter venga utilizzato esclusivamente per i vini rossi e per quelli corposi, beh ti sorprenderai a scoprire che non mancano sommelier moderni che hanno deciso di utilizzarlo per le bollicine e non stiamo parlando solo dei vini frizzanti in generale, ma addirittura per lo Champagne.
Ebbene qualcuno prova ad affermare che già nei tempi antichi vi era questa pratica, di lasciar decantare i bini frizzanti, in particolare modo lo Champagne. Questa pratica sembra essere in grado di dividere la bevanda dai lieviti in essa contenuti. Ciò però ad oggi non è più così importante considerando che la fermentazione che avviene è meccanica e non più con i lieviti come in passato.
Tutto questo vuol dire che utilizzare il decanter per lo Champagne non ha più molto senso, mentre invece lo ha utilizzarlo per i vini Prosecco, i quali subiscono l’aggiunta di anidride carbonica e hanno dunque bisogno di eliminare parte delle loro bollicine prima di essere gustati.
Decanter vino: forma e pulizia
Ad oggi in commercio è possibile trovare modelli di svariate forme, da quella più classica a quella che prevede un collo stretto e lungo e una pancia larga, molto utile per esporre il maggior quantitativo possibile di vino all’ossigeno indispensabile per la tecnica del decantare vino.
In realtà con il passare del tempo si sono sviluppate molte tipologie di decanter vino e diverse sono state le case produttrici che hanno deciso di cimentarsi nella sua fabbricazione promuovendo design completamente nuovi, molti dei quali hanno incuriosito gli esperti in proporzione maggiore di ciò che faceva il decanter dalle forme più classiche.
Ovvio che ogni forma richiede poi il suo vino; ad esempio un collo alto e la base stretta sono perfetti per i vini dall’invecchiamento lungo, mentre gli strumenti che hanno una forma più panciuta sono indicati per i vini novelli o comunque giovani.
Ma quindi una volta che il decanter è utilizzato come deve essere pulito? La pulizia del decanter è una fase veramente molto importante per poterlo utilizzare senza andare a danneggiare il vino stesso.
Il decanter deve essere perfettamente pulito ed asciutto e per poter essere sicuri di questo è indispensabile procedere con la pulizia utilizzando degli scovolini, delle perline metalliche, degli scola decanter oppure dei panni in microfilma.
Decantare vino vuol dire permettergli di offrirci il suo meglio e proprio per questo lo strumento utilizzato per farlo deve essere trattato come qualcosa di prezioso.
Far decantare il vino: i motivi
Fino a questo momento ne abbiamo parlato solo superficialmente, quindi ci sembra giusto capire nello specifico qual è il motivo per cui gli esperti di vino non si lasciano sfuggire l’occasione per lasciarlo decantare.
Come già affermato, far decantare vino vuol dire esporlo all’ossigeno dopo che per un certo periodo di tempo è stato all’interno della sua bottiglia. Questa operazione permette di separare il liquido dal sedimento che viene a crearsi con la sua maturazione.
Il sedimento è tipico delle bottiglie di vino di annata, soprattutto quelle rosse che per esprimere il loro potenziale hanno bisogno di ossigenazione. La divisione del liquido dalla parte solida avviene nel momento in cui il vino dalla bottiglia viene travasato nel decanter, proprio per questo motivo si richiede di prestare molta attenzione in questa fase e di evitare che residui vengano versati insieme al vino.
Ma questo non vuol dire che non si può procedere allo stesso modo anche per i vini giovani, anche se la motivazione è differente considerando che in questo caso il passaggio nel decanter avviene per permettere al liquido di aprirsi e far sentire il proprio aroma.
Tutto ciò lo permette la forma stessa del decanter e dalla tecnica utilizzata per la decantazione e di cui ti parleremo nel paragrafo successivo.
Tecnica decantazione
Come accennato in precedenza nel momento in cui si versa il vino nel decanter occorre prestare molta attenzione, perchè involontariamente è possibile che si versino dei residui all’interno del decater e questo non deve accadere;
A questo punto sarai curioso di sapere come si fa a versare il vino nel decanter. Innanzitutto è necessaria una fonte di luce; va benissimo una lampada o una candela, che deve essere posta vicino nel momento del travaso per far si che la bottiglia sia illuminata in controluce e capire quando il liquido sta finendo e il deposito si sta avvicinando al collo della bottiglia.
Quando invece si utilizza il decanter per i vini più giovani, non ci sono problematiche di sedimento; quindi il vino può essere versato in maniera molto semplice facendo roteare il decanter. In questa maniera il vino prende ossigeno in maniera migliore. Ciò che risulta veramente importante è travasare il vino nello strumento almeno un’ora prima che venga consumato in modo tale che abbia modo di assestarsi e dare il suo meglio sia al palato, che all’olfatto che agli occhi.
Come scegliere il decanter vino
A questo punto non ci resta altro da fare se non indicarti le caratteristiche che il decanter perfetto dovrebbe avere. O meglio, quello in grado di svolgere il suo lavoro al meglio.
Forma
Il primo aspetto da analizzare nel momento in cui si decide di acquistare un decanter vino è la forma. Per analizzarla si suddividerà lo strumento in 3 parti differenti:
collo: deve essere ampio nel caso in cui si voglia che il vino subisca una maggiore ossigenazione. Se una buona quantità di ossigeno entra in contatto con il vino, questo sarà in grado di sprigionare tutto il suo profumo. Il collo deve essere invece stretto se il decantatore viene utilizzato per i vini invecchiati; permettendo di lasciare sul fondo i residui non andando ad intaccare la bevanda quando viene versata;
base: la tipologia di base deve essere anch’essa scelta in base alla tipologia di vino. Si avrà bisogno per una base ampia se il vino è piuttosto giovane perchè occorre una superficie maggiore, per permettere al vino di prendere una quantità maggiore di ossigeno;
bocca: la bocca deve essere sempre di dimensioni medie perchè altrimenti nell’operazione di travaso del vino dalla bottiglia al decanter, si rischierebbe che quest’ultimo si rovesci sul tavolo e la bottiglia andrebbe sprecata. Di sicuro non è questo ciò che si vuole.
Dimensioni
È sufficiente valutare forma e dimensioni delle 3 parti che vanno a comporre un decanter? NO, occorre anche assicurarsi che le dimensioni complessive siano giuste e perchè questo si verifichi è altrettanto importante valutare per quale tipologia di vino lo strumento viene utilizzato.
Se il decanter viene usato in maniera quotidiana; anche solo per sorseggiare del buon vino insieme al proprio partner a pranzo e a cena; ne è sufficiente uno di dimensioni piuttosto ridotte. Utilizzare un decanter grande vorrebbe dire in una qualche misura sprecare del vino che forse non verrebbe bevuto; quindi meglio uno strumento che abbia le dimensioni giuste per racchiudere la bevanda sufficiente per il pasto.
Ovviamente il discorso è differente nel caso in cui si decida di utilizzarlo per una cena tra amici. Diciamo che in questi casi la dimensione perfetta è quella di al massimo un litro.
Tutto ciò è importante perchè il vino non può essere travasato di continuo perchè altrimenti si rovinerebbero le sue caratteristiche. Inoltre la quantità elevata di prodotto consente un trattamento prolungato. Il vino maggiormente subisce l’esposizione all’ossigeno e più tende a tirar fuori il suo naturale aroma.
In poche parole le dimensioni de decanter devono essere adatte alle esigenze di utilizzo.
Materiale
Terza ed ultima caratteristica in base alla quale è possibile valutare un decantatore di vino. Ovviamente deve essere in vetro, un materiale che sia comunque anche molto resistente perchè solo in questa maniera si potrà proteggere la bevanda da contaminazioni esterne.
Inoltre il vetro garantisce al vino una certa protezione dai raggi solari che come immaginerai sortiscono un effetto negativo sul prodotto.
A questo punto le scelte che puoi compiere sono 2 o acquisti un decanter dalla linea classica senza troppo pretese, per poter risparmiare un po’ di denaro o viri la tua scelta verso modelli più particolari e raffinati che però ovviamente costano un pochino di più. Molto dipende dalle scelte personali che si compiono.
Quelli che ti abbiamo fino a qui elencato sono i criteri da utilizzare le scelta. Ricorda ovviamente che nei negozi specializzati potrai trovare un’ampia scelta. Probabilmente non ti sarà semplice decidere quale sia il migliore per te.