

Come si fa il vino rosato
Capitolo spesso bisfrattato ma che merita molta attenzione quello su come si fa il vino rosato.Molti infatti si chiedono spesso qual è il miglior rosato presente sul mercato. Oppure semplicemente, come abbinare un vino che si trova a metà strada tra il vino rosso e quello bianco?
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Insomma, spesso si fa confusione con questo genere di vino.ma questo non toglie la curiosità degli utenti e dei consumatori su come si fa il vino rosato. Ecco che allora, anche noi di Cantina Molisana abbiamo deciso di inserire il nostro contributo su questo tema. E non solo su come si fa il vino rosso, ma tutto ciò che concerne questo particolare tipo di vino.
Devi sapere infatti che come vino, il rosato è la terza scelta un pò di tutti. Amanti del vino e non solo. Ma per quei pochi che amano davvero tanto questa tipologia di vino e che la mettono al di sopra di tutte le altre, vogliamo offrire il nostro contributo a conoscere meglio questo vino.
Partiremo da come si fa il vino rosato per poi passare a tutte le altre tematiche legate a questo argomento. La sua composizione, le sue caratteristiche principali, gli abbinamenti possibili e tutte le curiosità su questo rosato. Finiremo poi per riportarvi la risposta alla domanda qual è il miglior rosato.
In questo modo, potrai contare su tutte le informazioni su questa tipologia di vino fino a scegliere il migliore e quello più adatto a te e alle pupille gustative di tutti coloro che inviterai a cena e a cui vorrai far provare questo vino rosato.
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Come si fa il vino rosato?
La domanda come si fa il vino rosato trova spesso risposte leggermente variegate tra di loro. Almeno nella fase iniziale della sua produzione, devi sapere che i passi sono gli stessi che ci sono per poter fare il vino rosso. In molti casi infatti, si comincia come quello dei vini rossi, cioè con la pigiatura e la macerazione del mosto a contatto con le bucce.
Questo procedimento su come si fa il vino rosato, ci permette di conferire al nostro vino i tannini, gli aromi, i polifenoli e per concludere anche il caratteristico colore rosso. Insomma, la prima fase di produzione su come si fa il vino rosato è come quello che si utilizza per fare il vino rosso. Base di partenza uguale, ma vediamo il resto...
Una volta avanzati nelle prime fasi su come si fa il rosato, arriviamo ad un punto in cui il contatto con le bucce, deve avere una durata che occupa molto meno tempo rispetto a quanto avviene per i vini rossi (da poche ore a 2 giorni, a seconda della tipologia di uva, del colore e dell’aromaticità desiderati). Questo ne determina così il tipico colore finale rosato che appunto diversifica il nostro vino da quelli più classici rossi e dai suoi oppositori bianchi.
Fatto ciò, il processo su come fare questo vino continua. E qui nascono le principali differenze di produzione rispetto agli altri tipi di vini presenti sul mercato.
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Come si fa il rosato: Gli step successivi
Abbiamo visto i primi step di come si fa il vino rosato per potergli dare il colore desiderato. Ora passiamo agli ultimi step che ci portano all’imbottigliamento e alla vendita del vino stesso. Vediamo che una volta ottenuto il colore desiderato, il processo segue i medesimi step della vinificazione in bianco. E quindi si passa dalla fermentazione in contenitori di acciaio e cemento e non di legno, per poi arrivare anche alla svinatura e imbottigliamento.
Mentre in una prima fase abbiamo preso in considerazione gli step per la produzione del vino rosso, gli step successivi sono molto simili a quelli per la produzione del vino bianco. Da qui la nascita di un rosè che a tutti gli effetti si colloca come tipologia di vino tra il vino rosso e il vino bianco.
Ma inoltre, devi sapere che, per via del basso contenuto di polifenoli e della tendenza a perdere rapidamente acidità e aromaticità, i vini rosati si caratterizzano che per il fatto che non sono adatti per l’affinamento in bottiglia e danno il meglio di sé se consumati entro due anni dalla vendemmia.
Queste sono le principali caratteristiche che contraddistinguono un rosato da tutti gli altri presenti sul mercato. Ora cercheremo di capire anche quelle che sono le principali caratteristiche di questo vino. Per poi arrivare a capire anche qual è il miglior vino rosato presente sul mercato oggi.
Dopo aver capito come si fa il vino rosato, eccoti una presentazione di tutte le caratteristiche di questo vino.
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Cos’è il vino rosato?
Ora che abbiamo visto come si fa il vino rosato e prima ancora di concentrarci su quello che è il miglior vino rosato in Italia e non solo, ci vogliamo soffermare proprio su questo prodotto. Cercando di capire da un lato cosa sia il rosato, come nasce e volendo anche un pò di storia di questo prodotto delizia di molti palati italiani e non solo.
Il vino rosato, protagonista del Giro d’Italia in rosè nei negozi e nello Store Online Cantina Molisana nasce in Italia durante la Seconda guerra mondiale. In particolare, questo genere di vino nasce nel 1943, in Salento, grazie all’azienda Leone De Castris che produsse per la prima volta il primo Five roses, ottenuto da 90% di Negroamaro e dal 10% di Malvasia Nera.
Da questo composto nasce quello che oggi viene considerato uno dei vini molto diffuso ancora oggi in Italia e anche in paesi come ad esempio gli Stati Uniti. Questa è la storia su come nasce e come si fa il vino rosato. Ma soprattutto come e dove è nato per poi svilupparsi in tutti i paesi del mondo.
Seppur possano essere ottenuti con lavorazioni leggermente diverse, questo generi di vini rosati sono quasi tutti ottenuti da uve a bacca rossa. Questa è una caratteristica di quasi tutti i vini rosati, tranne però di alcuni spumanti la cui cuvèe di partenza è una miscela di uvaggi bianchi e rossi. Grazie a questo tipo di produzione nasce così il vino rosato. E come abbiamo visto nel paragrafo precedente su come si fa il vino rosato, il loro metodo di produzione è una via di mezzo tra quello dei vini rossi e dei vini bianchi.
Le 5 tipologie di vino rosato sul mercato italiano…
Ora che conosciamo la storia di questo prodotto e soprattutto come si fa il vino rosato, occorre ora passare a quelle che sono le tipologie di questo prodotto presenti sul mercato italiano e non solo. Dunque, dopo una descrizione generale, entriamo un po’ di più nel dettaglio e parliamo dei vini rosati che a sua volta come detto si suddividono in varie categorie a seconda della tipologia e delle tempistiche della macerazione.
Di fatto, a seconda di come si fa il vino rosato, sul mercato possiamo trovare:
– Blush wines: si tratta di uno dei vini prodotti con una tecnica simile a quella dei vin gris negli Stati Uniti. Si tratta di vini che vengono vinificati in bianco e che con il tempo ottengono il colore durante la pigiatura. Si tratta di vini che al palato si presentano lievemente effervescenti.
– Vin gris (vino grigio): in questo caso stiamo parlando di vini che hanno un colore rosa tenue. Vini che sono ottenuti da uve a bassa capacità colorante. Infatti, devi sapere che il colore del vino viene rilasciato dall’uva stessa durante la pigiatura. Ma ciò non si verifica con la macerazione del mosto a contatto con le bucce dal momento che questo non viene effettuata per questo genere di vino.
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Le ultime 3 tipologie di rosato…
Passiamo ora alle ultime tre tipologie di vini rosati. Come hai visto i modi su come si fa il vino rosato sono diversi e questo ne determinano una tipologia particolare di quest’ultimo. Ora prima di passare a definire qual è il miglior rosato del mercato, vi elenchiamo le ultime 3 tipologie di rosato presente sul mercato.
Il terzo tipo di vino rosato sono:
– I vini di una notte. Per quanto riguarda questo tipo di vino, questo viene prodotto attraverso una macerazione del mosto a contatto con le bucce. E questo si verifica per un periodo che va da 6 a 12 ore.
Oltre a questa tipologia sul mercato possiamo trovare anche:
– I vini di un giorno. Per quanto riguarda questa tipologia di vini rosati abbiamo una macerazione che dura per circa 24 ore. Da qui i nome dei vini di un giorno.
Poi, abbiamo infine un ultima categoria di vini rosati. In questo caso stiamo parlando di:
– I vini Saignée o salasso. In questo caso devi sapere che durante la macerazione delle uve rosse che viene fatto a contatto con le bucce. In questo caso, devi sapere che viene prelevata una parte del mosto (fino al 20-30%) che poi, in un secondo momento viene vinificata in bianco. Da questo processo si genera.
Queste sono tutte le tipologie di vini rosati presenti sul mercato. E’ tra queste tipologie che risiedono tutte le bottiglie di vini presenti sul mercato. Ed è tra queste tipologie che rientra quello che per molti è la risposta a qual è il miglior vino rosato.
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Qual è il miglior rosato?
Bene, ora che abbiamo visto come si fa il rosato, occorre definire finalmente qual è il miglior rosato. Ebbene, la nostra scelta ricade sul vino dal nome Dajje – Tintilia del Molise DOC Rosato. Si tratta di un vino rosato molisano che nasce dalla Cantina Cieri, una realtà vitivinicola che nasce da una sincera passione familiare per la terra ed i vigneti molisani.
Per quanto riguarda le caratteristiche di questo particolare rosato possiamo dire che si tratta di un vino che sprigiona un delicato sentore speziato e floreale. Per questo motivo è un vino che si presenta al palato, fresco e molto morbido. Si tratta di un vino che deriva da una lavorazione precisa e raffinata che parte dal vigneto per poi ultimarsi in cantina dando così vita a quest’ottima Tintilia rosato dal colore intenso che per diversi anni ha ricevuto il premio di miglior rosato d’Italia.
La sua vinificazione si verifica attraverso una pigiatura soffice delle uve. Prodotto da un mosto limpido fermentato a basse temperature. Il processo di produzione termina poi con una fermentazione di circa 14 giorni. Per quanto riguarda poi l’abbinamento perfetto di questo vino, possiamo dire che si tratta di un vino perfetto per gli antipasti e piatti della cucina mediterranea ed alcune portate di pesce.
Abbiamo deciso di scegliere questo vino che risponde perfettamente alla domanda qual è il miglior vino rosato per i suoi molteplici riconoscimenti. Infatti, questo vino può contare con premi quali miglior vino d’Italia categoria “Rosati” – Anno 2014 – 2015 – 2016 – 2017.
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Gli abbinamenti perfetti dei vini rosati
Bene, siamo agli sgoccioli del nostro articolo su come si fa il vino rosato. Ora passiamo a quello che è il paragrafo finale che chiude al meglio il nostro discorso sui vini rosati. Stiamo parlando degli abbinamenti dei vini rosati. In questo modo tutti, anche i meno esperti sono in grado di abbinare un buon rosato con ogni pietanza.
Devi sapere infatti che i vini rosati pure avendo un aspetto più simile ai vini rossi, questi al gusto ricordano molto di più i vini bianchi. Infatti, in genere, i vini rosati presentano un profumo piuttosto fruttato e floreale. Ma in bocca e al palato nella maggior parte dei casi si presentano freschi ed equilibrati, con un tannino molto lieve e senza gli eccessi dei vini rossi strutturati.
Questa caratteristica fa di questi prodotti dei vini molto versatili e spesso vincente nell’abbinamento con tutti i cibi, e questo perché ci aiutano nella scelta quando questa appare difficile tra i vini rossi e i vini bianchi. Di conseguenza, possiamo dire che questi vini si abbinano perfettamente con antipasti di pesce, ma anche con piatti ricchi ma delicati come i risotti, poi ancora con alcuni salumi, con le carni bianche, i piatti di verdure ma anche i dolci con la frutta.
Dunque, come puoi vedere un pò con tutti. Poi un ultima caratteristica di questi vini è che si caratterizzano per un grado alcolico solitamente compreso tra 12,5% e 13,5%. Per questo motivo i vini rosati vengono apprezzati al meglio se serviti freschi, tra i 10 e i 12 C°.
Ci vediamo al prossimo articolo. Mi raccomando visita il sito www.cantinamolisana.it.