

Cabernet Sauvignon
Il Cabernet Sauvignon è un vitigno di origine bordolese, rappresenta il vino tipico di Bordeaux, uno dei vitigni più estesi soprattutto nelle zone di Mèdoc e Graves-Saint-Amant. Ma da questa zona ristretta, ben presto la produzione si è poi diffusa a tutto il resto del mondo.
Il vitigno Cabernet Sauvignon non solo è rinomato in tutto il mondo; ma rende possibile la produzione di vini di altissima qualità, pregiati e raffinati, destinati ad essere longevi. In realtà si tratta di un incrocio avvenuto all’incirca nel XVII sec tra il vitigno a bacca rossa del Cabernet Franc e il vitigno a bacca bianca del Sauvignon Blanc (scopri di più).
Nonostante questa definizione generale, non è raro trovarlo in purezza. In ogni caso, stiamo parlando di un vitigno che rientra di diritto tra quelle che sono definite le uve internazionali.
Se ti ha guidato fino alla nostra pagina la curiosità per questa tipologia di uva, siamo sicuri che troverai tutte le risposte alle tue domande. Ti immaginiamo a leggerci con il tuo calice di vino in mano, quindi ti auguriamo di goderti il nostro testo e il tuo bicchiere fino in fondo.
Cabernet Sauvignon: un po’ di storia
Le origini di questo vitigno sono state incerte per molto tempo; non a caso spesso veniva confuso con il Cabernet Franc e il Carménère. In fondo si tratta di una scoperta piuttosto recente considerando che si è dovuti arrivare alla fine degli anni ’90; perchè la genetista Carole Meredith riuscisse a tipizzarne il DNA e confermarne dunque l’esistenza come un’uva a se stante. Pur essendo un ibrido, nasce in maniera spontanea; con l’unione del Cabernet Franc e il Sauvignon Blanc. In una sola varietà di uva si è dunque ottenuto il mix perfetto di entrambe le uve, per un risultato veramente unico.
Ma da cosa prende origine il nome Sauvignon? Sembrerebbe derivare dalla parola francese sauvage; che si traduce in selvaggio e starebbe ad indicare un vitigno in grado di crescere florido anche se in completa libertà.
Come succede per tanti vitigni anche il Cabernet Sauvignon non fa alcuna eccezione e ad oggi ancora non se ne conosce la vera origine. Alcuni la fanno risalire all’Epiro, altri invece alla vite caburnica a cui fa riferimento Plinio il Vecchionella, nella sua opera Naturalis Historia.
Gli anni dell’importazione
Nonostante questo, quello che è certo è che la coltivazione intensiva del Cabernet è avvenuta nella regione di Bordeaux. L’importazione di questa uva risale al 1800, ma solo nel dopoguerra il vitigno è stato in grado di conoscere la sua massima espansione, partendo dalla provincia di Alessandria dove era stato importato, è stato portato in tutta Italia ed è riuscito anche a sostituire molti vitigni locali che avevano accusato il colpo delle battaglie.
Ad oggi il Cabernet non è coltivato solo in Italia, ma anche in:
- Europa;
- America;
- Africa;
- Nuova Zelanda;
- Australia.
In questa maniera è divenuto il vitigno a bacca rossa più diffuso al mondo, così come il Merlot e il Cabernet Franc.
Caratteristiche organolettiche del vitigno
Come ben immaginerai da questo vitigno si produce dell’ottimo vino Cabernet, ma prima di passare a capire quale siano le caratteristiche del prodotto finale, soffermiamoci a comprendere quali sono le peculiarità di queste piante,
Il Cabernet Sauvignon si presenta con le foglie di grandezza media, i grappoli medio/piccoli e gli acini che hanno una bella forma tonda e una buccia molto resistente. In genere il colore va dal blu al nero, con riflessi che tendono al violaceo, gli acini presentano una una buona percentuale di pruina, una sostanza che li ricopre e li protegge dai raggi ultravioletti.
Un’uva che giunge a maturazione in maniera tardiva e per la cui vendemmia occorre aspettare l’ultima settimana di settembre o addirittura la prima metà di ottobre. Il risultato finale è un vino dal colore intenso, ricco di tannini e sostanze aromatiche che contraddistinguono il vino Cabernet non solo al gusto, ma anche all’olfatto.
I profumi che se ne ricavano, si avvicinano molto ai frutti rossi, come il mirtillo, il ribes nero e le more.
La vinificazione
Come ben immaginerai, soprattutto se te ne intendi di vino e della sua produzione, l’alta percentuale di tannini richiede per questo vino un tempo di maturazione molto più lungo, quindi per poter assaporare un buon vino Cabernet dovrai aspettare alcuni anni per il corretto invecchiamento. Ci sono bottiglia che possono avere 3 o 4 anni di vita, ma altre che arrivano a sfiorare i 20 anni.
In genere il processo di vinificazione del Cabernet Sauvignon avviene all’interno di botti di barrique che conferiscono un sapore veramente completo, che inonda il palato grazie ai tannini del legno. Nella produzione del Cabernet vino è indispensabile porre attenzione al periodo di macerazione sulle bucce che se fatto per un periodo breve da vita a vini leggeri, mentre se trascorre più tempo il sapore della bevanda che se ne ottiene è molto più deciso.
Vedremo più avanti che non esiste un unico vino ottenuto dai vitigni Cabernet Sauvignon, ma si contraddistinguono tutti per un tasso alcolico molto alto.
Il vino
Siamo finalmente arrivati a conoscere ciò che si ottiene dagli acini delle piante di Cabernet Sauvignon, il nostro caro e amato vino Cabernet che molti apprezzano non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Colore e aroma
Se le uve del Cabernet Sauvignon vengono vinificate in purezza se ne ottiene un vino di colore rosso molto intenso, con sfumature che tendono al viola e a volte addirittura al blu.
Per quel che riguarda invece le sensazioni olfattive, il Cabernet è un vitigno che non passa certo inosservato per quel che riguardi i profumi. In genere le note che contraddistinguono questo prodotto son gli aromi ai frutti rossi come:
- mirtilli;
- amarena;
- prugna;
- mora;
- ribes nero.
Non mancano poi note di muschio e di grafite, ma anche si peperone e foglia di pomodoro. A tutto questo coopera poi l’affinamento i botti di legno barrique che svolta il profumo verso sentori balsamici e speziati, con sentori di menta, tabacco, caffè tostato e cacao.
Il gusto
Ma al palato il vino Cabernet com’è? Sicuramente corposo; grazie alla sua struttura e le sostanze polifenoliche che ricoprono la buccia degli acini. I tannini insieme all’acidità vanno ad influire sulla gradazione alcolica e sulla capacità di questo vino di essere ottimo; anche nel caso in cui si lasci invecchiare per un tempo piuttosto lungo.
Le sostanze polifenoliche a cui abbiamo precedentemente accennato, a seconda dei tempi di macerazione permetteranno di ottenere dei vini che siano più o meno leggeri; ma anche più o meno concentrati.
In sostanza una vera e propria prelibatezza. Ti consigliamo di provare il Cabernet Sauvignon – Gavio IGT del Molise.
Dove viene prodotto il vino Cabernet Sauvignon
In apertura del nostro post abbiamo specificato come il vitigno del Cabernet Sauvignon con il tempo è riuscito a trovare il suo posto un po’ in tutto il mondo; facendo divenire quest’uva internazionale. Senza dubbio la Regione di Bordeaux è la patria di questa uva, un punto di riferimento per quel che riguarda la qualità del prodotto finito.
Quindi siamo arrivati in Francia e in Italia, ma sarebbe un po’ poco per parlare di uve internazionali:
- California;
- Napa Valley;
- Cile;
- Argentina;
- Australia;
- Nuova Zelanda;
- Sudafrica.
In Italia
Quindi come hai potuto vedere poco fa, sono veramente molte le terre che sono state in grado di produrre dell’ottimo Cabernet Sauvignon. Ma come già detto, se Bordeaux è la sua sede naturale, in Italia ha potuto trovare una delle sue massime espressioni, tanto da essere in grado di competere a pari merito con i cugini francesi.
Ma in quali zone dell’Italia è molto presente? Sicuramente in Toscana, tanto che negli anni ’70 nacque il Super Toscana; vinificato il purezza nella regione della Maremma settentrionale e unito a volte al Cabernet Franc, al Merlot e al Syrah.
Ottimi sono poi i vini che vengono prodotti dagli acini coltivati nel Veneto sui Colli Euganei, ma anche il Friuli e in Alto Adige, nella conca di Bolzano. Non mancano poi esempi in Sicilia, Sardegna, Lazio, Campania, Emilia-Romagna e Molise.
Nel mondo è molto diffuso e famoso in California nella Napa Valley, in Cile nelle Maipo Valley , in Australia nella Barossa Valley, in Argentina a Mendoza e nella Nuova Zelanda nella Hawkes’s Bay; in Cina, è uno dei vitigni più popolari ed apprezzati.
A tavola
Il vino cabernet deve essere servito una temperatura che varia dai 16 ai 18 gradi; quindi non freddo. Ciò che risulta importante, come succede per tutti i vini è la tipologia di bicchiere, che deve essere un baloon, in grado di permettere la corretta ossigenazione del vino.
Ma con quali alimenti si sposa meglio questo nostro vino? Sicuramente con la selvaggina, come la carne di cinghiale, di capriolo, di fagiano, ma anche semplicemente con la carne di maiale cotta alla griglia. Si tratta di un vino che viene considerato di eccellenza; perfetto per le occasioni speciali, ma anche per le festività natalizie, durante le quali può accompagnare un buon arrosto, o durante le scampagnante che si fanno alla befana e a pasqua.
Sappiamo che il binomio vino bianco pesce è ormai sdoganato; ma sicuramente non puoi abbinare il Cabernet vino al pesce, mentre al tartufo invece si.
Insomma non mancano certo modalità di abbinamento per questo vino veramente unico nel suo genere. Ciò che si raccomanda, un po’ come avviene per tutti i vini rossi, è di aprire la bottiglia almeno un’ora prima della degustazione, soprattutto nel caso in cui si tratti di una bottiglia invecchiata.
Cabernet Sauvignon: curiosità
Sai che il vino ha delle proprietà curative che sono note già dall’antichità? Non lo sapevi? Beh gli arabi e i romani furono le prime popolazioni che sperimentarono la pratica della vinoterapia, un insieme di trattamenti alla cui base vi è l’utilizzo non solo del vino ma anche del mosto. Il benessere che se ne ricavava era dovuto in maggior parte dalle proprietà antiossidanti di questo prodotto.
Come già detto precedentemente il Cabernet ha una quantità di polifenoli molto alta sopra la sua buccia e proprio questo la rende un’uva perfetta soprattutto se utilizzata in cosmetica, come base di trattamenti leviganti, idratanti e antirughe.
Ma se questo non fosse sufficiente, il vino Cabernet sembra avere anche effetti benefici sul cuore e sulla prevenzione dei tumori, non a caso William McCrea, un cardiologo inglese prescrive ai suoi pazienti un bicchiere al giorno di questo vino che non solo è buono, ma è anche salutare.
Quali vini si ottengono dal Cabernet Sauvignon
Te lo avevo accennato in precedenza; poi altre argomentazioni hanno preso di mira la nostra attenzione, ma adesso ti dico subito quali vini prendono vita dalle uve Cabernet Sauvignon.
Il più celebre, soprattutto in Italia è il Sassicaia; ove le uve di Cabernet Sauvignon si uniscono a quelle del Cabernet Franc. Un vino che è stato messo in commercio per la prima volta nel 1968 e che ad oggi è divenuto uno dei vini italiani più conosciuti anche a livello internazionale.
Ma abbiamo anche: il San Leonardo che nasce dall’unione del Cabernet con il Merlot e il Carmenére, il Damavi, il Coloniale, il Lupicaiae molte altre ancora.
Il prezzo del vino Cabernet
Una buona bottiglia di vino Cabernet Sauvignon quanto può arrivare a costare? Sul prezzo di ogni etichetta vanno ad influire molti fattori, tra cui l’azienda vinicola, la qualità delle uve, il metodo di vinificazione e di affinamento. Ciò che è sicuro è che in Italia per molti anni e ancora oggi si è cercato di arrivare ad alte scale di qualità del prodotto; tanto che non mancano bottiglie di pregio.
Ma la bottiglia che si è conquistata il titolo di più cara al mondo è il Cabernet Sauvignon Screaming Eagle, prodotto in California e che è stato venduto ad un’asta di beneficenza per 500.000 dollari.
In foto una bottiglia di Cabernet Sauvignon DOC – Clivia prodotta in Molise: qualità/prezzo eccellente.
Ci vediamo al prossimo articolo. Mi raccomando visita il sito www.cantinamolisana.it.